venerdì 13 luglio 2018

Incentivo rinnovabili 2018-202 - bozza di decreto

Il Decreto di cui sta girando una Bozza, prevede 7 bandi organizzati in tre diversi gruppi e include incentivi anche per il fotovoltaico


In un delicato momento di passaggio per la politica italiana e di grande incertezza, è stata finalmente pubblicata la bozza del Decreto rinnovabili elettriche, per il sostegno nel periodo 2018-2020 alla produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili.

La bozza è stata ora inviata per approvazione all'Autorità per l'Energia, Arera, e alla Conferenza Unificata delle Regioni e deve avere anche il parere positivo da parte della Commissione Europea.

L’obiettivo del decreto è quello di sostenere la produzione delle rinnovabili elettriche nell’arco del triennio attraverso “la definizione di incentivi e modalità di accesso che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione in misura adeguata al perseguimento degli obiettivi nazionali e con modalità conformi alle linee guida in materia di aiuti di Stato per l'energia e l'ambiente ddefinite dalla Commissione europea”.

Quali impianti accedono agli incentivi

Possono accedere agli incentivi i progetti selezionati per l'iscrizione ai registri che rientrino nelle seguenti categorie:
  • impianti di nuova costruzione, completamente ricostruiti e riattivati di potenza inferiore a 1 MW;
  • impianti oggetto di un intervento di potenziamento nel caso in cui la differenza tra il valore della potenza dopo l'intervento e quello della potenza prima dell'intervento sia inferiore a 1 MW
  • impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW
E' possibile accedere agli incentivi anche attraverso aste al ribasso, se la potenza degli impianti è superiore di 1 MW.
Nella bozza si legge che “L’erogazione degli incentivi è sospesa nelle ore in cui si registrano prezzi finali orari pari a zero per un periodo superiore a 6 ore di seguito”.
Per la prima volta sono introdotte le procedure d'asta neutre, ovvero mettendo in competizione le tecnologie, per cui il GSE pubblicherà i bandi relativi a procedure d'asta e registro secondo precise scadenze.
bandi sono organizzati in 3 gruppi:

primo gruppo

impianti eolici
impianti fotovoltaici
Con un totale di 580 MW per l’iscrizione ai registri e 4.800 MW per le aste al ribasso e considerando alcuni criteri di prioorità per le offerte per impianti realizzati su discariche esaurite, cave e miniere esaurite, aree di pertinenza di discariche e siti contaminati.

secondo gruppo

impianti idroelettrici
impianti geotermoelettrici
impianti di gas residuati dei processi di depurazione
impianti alimentati da gas di discarica: realizzati su discariche esaurite
Con un totale di potenza di 140 MW per i registri e 245 MW per le aste.

terzo gruppo

impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo impianti eolici, impianti idroelettrici e geotermoelettrici, a patto che gli impianti siano in esercizio da almeno due terzi della loro vita utile e non ricevano già incentivi al momento della domanda.
Con un totale di 70 MW per i registri 490 MW per le aste.

Un altro obiettivo del decreto è quello della razionalizzazione degli interventi, per evitare che gli impianti siano realizzati nelle stesse zone in cui sono già inserite FER non programmabili connesse in rete, gli operatori dovranno informare il GSE su quali siano le zone critiche indicando l’ulteriore capacità produttiva massima che può essere aggiunta alla rete.

giovedì 1 giugno 2017

Guadagnare con gli impianti fotovoltaici

Il broker energetico, normalmente, viene inteso come quella figura che opera nel settore dell'intermediazione dell'energia elettrica e degli idrocarburi. La sua funzione e' quella di procacciare i migliori contratti per la fornitura, normalmente alle aziende, di energia, sia sotto forma di elettricità che di materie prime.
In questa ottica può essere considerato un broker energetico anche chi può fornire alle aziende una soluzione di un impianto di energia rinnovabile, prevalentemente fotovoltaico, senza che l'azienda stessa si impegni finanziariamente a costruire l'impianto. Può sembrare strano, ma ciò e' possibile. Il progetto punto zero e' la soluzione. In pratica c'e' una azienda che costruisce un impianto fotovoltaico sul tetto del capannone del cliente praticamente gratis. E questo impianto e' tarato sulle effettive esigenze del cliente. Il cliente pagherà più o meno il medesimo importo che pagava in bolletta, ma lo pagherà non più al vecchio gestore, ma a chi gli ha costruito l'impianto sotto forma di locazione finanziaria. Dopo un certo periodo di tempo che oscilla dai 6 agli 8 anni, l'azienda che ha costruito l'impianto fotovoltaico cede a costo zero l'impianto al proprietario del tetto del capannone, che in tal modo potrà dimezzare il costo della bolletta elettrica.
Per informazioni scrivici a info@tradewest.it

martedì 24 gennaio 2012

Eolico ad asse verticale: E' un affare!

Investire nell'eolico ad asse verticale e' un affare. Laddove i venti medi siano superiori a 4,5 m/s l'impianto si ripaga in pochi anni e la redditività e' elevata. Queste pale sono molto poco invasive. Solo leggerissime, infatti possono essere installate anche sui tetti, hanno un cut in basso, dimensioni ridotte; risultato impatto ambientale quasi nullo. Ed in piu' producono molto. Chiedici informazioni a info@paleoliche.it.

lunedì 27 dicembre 2010

Telecontrollo:guadagna il 20% in piu' della tariffa GSE

La quantità di energia prodotta da un impianto fotovoltaico ed eolico dipende, oltre che dalla tecnologia utilizzata e dalle caratteristiche del sito di installazione, dalla
efficacia dei processi di gestione finalizzati a tracciarne il funzionamento ottimale ed il ripristino tempestivo in caso di default.
Secondo ricerche condotte da organismi governativi in sede internazionale, impianti gestiti in maniera inadeguata degradano rapidamente dalle condizioni ottimali (spesso non quelle di prima installazione) causando perdite produttive annue nell’ordine del 8-13% della produzione complessiva.

Gli incentivi ottenibili per la telegestione/telecontrollo sono di 30 K€/MW per anno a cui si dovrebbero aggiungere i contributi per l'attività previsionale per i quali
al momento non è ancora uscita la metrica di quantificazione economica.
Il conto energia 2011/2013 prevede alla voce "PREMIO PER SOGGETTI CON PROFILO DI SCAMBIO PREVEDIBILE" un incremento della tariffa
incentivante del 20%. chiedere info@tradewest.eu